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Sebbene fosse pensato in origine come parte di un progetto multimediale costituito attorno a un tema, di cui il chitarrista e fulcro degli Who, Pete Townsend doveva essere la punta di diamante ( la sceneggiatura che lo accompagnava, incentrata du un mondo apocalittico, non fu mai realizzata), Who’s Next sembra un album rock molto diretto, sopratutto in confronto alle grandiose escursioni musicali del disco precedente della band, l’opera rock Tommy. Nel corso degli anni questo album è diventato uno dei lavori più apprezzati della band. Nel 1987, un comitato di critici riuniti per la rivista Rolling Stone lo fece rientrare tra i 20 migliori album rock di tutti i tempi. Si rivelò anche il migliore successo commerciale degli Who, posizionandosi al primo posto nella classifica inglese e al quarto in quella USA, e restando in classifica per 41 settimane. Who’s Next fu presentato inizialmente in modo informale : la band suonò alcuni brani al Young Vic Theatre di Londra per tre lunedì di seguito nella primavera del 1971. L’album comprende tre delle tracce più popolari della band : Baba O’Reilly, con il suo convoluto brando di sintetizzatore ( Townsend fu uno dei primi musicisti a usare sintetizzatori e campionature nel rock ), la sovversiva Behind Blue Eyes con più livelli di lettura, e quello che sarebbe diventato e rimasto un altro pezzo forte dei concerti, Won’t Get Fooled Again. Per chi dubitava ancora che gli Who fossero in grado di comporre una melodia dolce e perdutamente innamorata, The Song Is Over parla da sè.

*Copie vendute : 3.000.00 | Data uscita : Agosto 1971