E’ il 1978, Lucio Dalla ha già abbandonato l’eccellente collaborazione con il poeta Roberto Roversi che, all’inizio del decennio, gli aveva consentito di realizzare album bellissimi come Automobili, per provare la strada del cantautore a tutto tondo, scrivendo anche le parole delle sue canzoni. Com’è profondo il mare, realizzato solo un anno prima , lo aveva portato al grande successo, ma quest’album è il coronamento di un sogno , quello di scrivere delle leggendarie canzoni pop d’autore , nelle quali si possano fondere musiche diverse, stili, e sonorità differenti, testi appassionati, alle volte colti altre semplicemente giocosi, in un insieme di straordinaria forza comunicativa. Il disco è una collezione di canzoni memorabili, da Anna e Marco a Stella di Mare, da Notte alla stupefacente L’anno che verrà, dove il commento sociale si fonde alle storie private, dove la vita entra in maniera dirompente all’interno di una canzone pop. E come dimenticare poi, Cosa sarà, perfetta nell’equilibrio raggiunto accanto a De Gregori, e la magnifica L’ultima luna. E’ il miglior Dalla in assoluto, nell’album che raccoglie tutta la sua arte, tutte le sue pulsioni creative, tutte le sua manie e tutta la sua originalità. Dopo questo disco Dalla diventerà una star, ma non riuscirà più a produrre, nonostante molte altre belle canzoni e molti altri grandissimi successi, un disco così perfetto, un album che è figlio dei suoi tempi e offre anche uno sguardo verso il futuro della canzone italiana, che dopo Lucio Dalla non sarà più, davvero, la stessa.
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