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Il rock progressivo italiano è stato, negli anni Settanta, il nostro genere musicale d’esportazione. Per merito di gruppi come il Banco Di Mutuo Soccorso e la Premiata Forneria Marconi. L’Italia musicale all’estero non era più solo quella di Volare di Domenico Modugno, ma una musica moderna, creativa, complessa e ricca, che riusciva a parlare allo stesso tempo la lingua internazionale del rock e quella italiana della tradizione, della melodia, del grande patrimonio musicale del nostro paese. Io sono nato libero è uno dei punti più alti della produzione del rock progressivo italiano, che negli anni Settanta segnò in maniera indelebile lo sviluppo della nostra canzone e della nostra musica. Perfetto punto d’incontro tra stili e generi differenti, la musica del Banco non ha mai dimenticato la canzone, non ha mai messo da parte la melodia, ha saputo intrecciarla con la complessità della musica rock progressiva che, in quegli anni, provava a inoltrarsi nel campo del jazz, a raccogliere in abbondanza elementi della musica colta, e recuperava addirittura pezzi di tradizione folk, mescolandoli in un unico insieme, animato da grande passione creativa. Io sono nato libero è uno dei capolavori del genere e, allo stesso tempo, un gioiello di musica italiana, dove alla passione sociale, che arricchisce e anima i testi, si lega una ricerca sonora che, in seguito, non ha avuto eguali. La voce di Francesco Di Giacomo, poi, resta un luminosissimo esempio di come si possa cantare rock in Italia senza scimmiottare le stesse internazionali del genere.